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Programma Borgiosubterranea 2025

01A

Le grotte della Fada e la Grotta Redarca: studio di tre scaturigini carsiche nell'area carsica di Montemarcello (provincia di La Spezia)

H. De Santis (S.C. Ribaldone), S. Ratti (G.S. Lunense), A. Roccatagliata (S.C. Ribaldone, G.G. Borgio Verezzi), A. Vernassa (S.C. Ribaldone)

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Presentazione del lavoro degli ultimi 13 anni su tre scaturigini carsiche nell'area di Montemarcello (SP), portato avanti dallo S.C. Ribaldone in collaborazione con il G.S.Lunense e con il supporto del G.S.Ligure A. Issel. L'esplorazione e la documentazione sono avvenute svuotando le grotte con l'uso di pompe elettriche a immersione.

02A

Grotta Superiore Sorgente Priamara: 2021/2024, tre anni di revisione

S. Baglietto (G.G. Borgio Verezzi), H. De Santis (S.C. Ribaldone), A. Marchese (S.C. Ribaldone), A. Roccatagliata (S.C. Ribaldone, G.G. Borgio Verezzi), A. Vernassa (S.C. Ribaldone), A. Maifredi (Geologia Verticale Studio Associato), Pietro Maifredi

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A partire dal 2021, lo S.C. Ribaldone, in collaborazione con il G.G. Borgio Verezzi e con il G.S.E. A. Martel, ha svolto la revisione della Grotta Superiore Sorgente Priamara, nonché la documentazione delle nuove cavità Grotta della Briga e Terra di Sotto. Lo svuotamento del sifone del 2021 ha permesso per la prima volta dopo trent'anni di accedere nuovamente ai rami oltresifone, permettendo di rifare tutto il rilievo. Sono inoltre stati documentati nuovi rami.

03A

Trent'anni d'attività nell'area carsica di Borgio Verezzi, ipotesi e nuove esplorazioni

A. Chiarelli (G.G. Borgio Verezzi), S. Baglietto (G.G. Borgio Verezzi), D. Vinai (G.G. Borgio Verezzi)

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Dopo le esplorazioni e ricerche degli anni 80'/90' una serie di stagioni e condizioni idriche particolari hanno permesso l'esplorazione sistematica del sistema grotte del Comune di Borgio Verezzi con tecniche miste anche subacquee, esplorando nuovi ambienti. Contemporaneamente l'area carsica è stata oggetto di aggiornamento catastale. L'intervento porrà il punto sulla situazione generale del carsismo "urbano" del paese, oltre ad una spiegazione ipotetica sulla idrologia più profonda.

04A

Area carsica di Magliolo, un carsismo sottovalutato

S. Baglietto (G.G. Borgio Verezzi)

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L'area carsica di Magliolo è una nostra vecchia conoscenza, le esplorazioni e le ricerche sono state effettuate sin dagli inizi degli anni 80'. Durante gli ultimi anni abbiamo cercato di comprendere questa selvaggia e particolare area, trovando e capendo gli indizi che il carsismo della zona ci stava mostrando. negli anni passati trascorsi altri speleologi e gruppi hanno formulato ipotesi e conclusioni. ad oggi siamo abbastanza convinti che l'idrologia sia diversa, soprattutto molto sviluppata.

05A

Ultimo Orizzonte: un complesso carsico alle porte di La Spezia

H. De Santis (S.C. Ribaldone), M. Abisso (S.C. Ribaldone, G.S. Lunense), M. Corvi (S.C. Ribaldone)

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Cercando la grotta della Paladina, che è inserita a catasto ma non risulta più reperibile, lo S.C. Ribaldone ha esplorato un nuovo complesso carsico alle porte di La Spezia.

06A

Ricerche a Capo Noli: tra paleontologia, speleologia e tutela ambientale

H. De Santis (S.C. Ribaldone), M. Abisso (S.C. Ribaldone, G.S.Lunense), A. Vernassa (S.C. Ribaldone)

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Nel difficile periodo pre e post lockdown, lo S.C. Ribaldone, anche su sollecitazioni di speleologi e subacquei locali, ha avviato le ricerche finalizzate a ritrovare le tracce di grotte dimenticate su Capo Noli: un itinerario tra paleontologia, speleologia e tutela ambientale.

07A

Attività esplorativa allo Scrigno del Borsa 1263 Li/Sp

M. Gabuti (A.S.G. San Giorgio), A. Rodano (A.S.G. San Giorgio)

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Ubicata all'interno dell'area carsica SP39/Monte Verruga, lo Scrigno del Borsa, una delle principali cavità della zona, è stata oggetto di recenti esplorazioni che hanno portato alla scoperta di importanti ambienti e ad un notevole incremento del suo sviluppo.

08A

Attività esplorativa alla Grotta Risorgente dell'Armando 759 Li/Sv

F. Caviglia (A.S.G. San Giorgio), A. Rodano (A.S.G. San Giorgio)

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La Grotta risorgente dell'Armando è l'esautore di un piccolo sistema carsico ubicato ad ovest del Bric Tampa, rilievo della Val Maremola facente parte del massiccio del Monte Carmo alle spalle dell'abitato di Pietra Ligure (SV). Scoperta nei primi anni '70, è stata oggetto di una recente rivisitazione che, grazie alle mutate condizioni climatiche, ha permesso l'esplorazione di nuovi ambienti.

09A

Un laboratorio sotterraneo per lo studio dei geotritoni: la Stazione Biospelologica "Arturo Issel"

A. Costa (G.S. Ligure Issel), F. Oneto (G.S. Ligure Issel), M. V. Pastorino (G.S. Ligure Issel), G. Rosa (G.S. Ligure Issel), S. Salvidio (Università di Genova, G.S. Ligure Issel)

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La Stazione Biospelologica "Arturo Issel" è gestita da oltre trent'anni dal G.S.Ligure A. Issel. Il sito è un ex rifugio antiaereo della II Guerra mondiale situato in Valle Scrivia. La Stazione è dedicata allo studio del geotritone di Strinati Speleomantes strinatii che lo ha colonizzato spontaneamente. Attualmente, il sito è frequentemente visitato anche dagli abitanti della Valle Scrivia interessati agli animali ipogei e alle memorie storiche del secondo conflitto mondiale.

10A

Ricerche multidisciplinari su siti minerari e carsici in Liguria: primi risultati

M. Marchesini (G.S. Ligure Issel, Associazione Micromineralogica Italiana), S. Mordeglia (G.G. Borgio Verezzi, Istituto Internazionale Studi Liguri, Museo Archeologico di Finale L.), A. Roccatagliata (S.C. Ribaldone, G.G. Borgio Verezzi)

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Vengono descritti elementi storici, materiali e geo mineralogici relativi all'esplorazione multidisciplinare di siti minerari nel Ponente Ligure Il primo caso di studio riguarda l'antico giacimento di galena e argento di Bric Gettina (Rialto, SV). Il secondo riguarda invece il giacimento di ferro di Cà dei Bassi (Orco Feglino, SV), meno noto del precedente, ma interessante per la sua diversità in termini carsici, biologici e geologico mineralogici.

11A

Monitoraggi ambientali ad alta frequenza nella Grotta di Borgio Verezzi

B. Vigna (DIATI, Politecnico di Torino, S.C. Tanaro), V. Balestra (DIATI, Politecnico di Torino)

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Nell'ambito di un progetto nazionale, sono stati installati nella Grotta di Borgio Verezzi una serie di acquisitori per rilevare ad alta frequenza alcuni parametri ambientali. Le variazioni temporali della temperatura e del CO2 sono state acquisite con un intervallo di soli 10 minuti in diverse zone della cavità. La situazione idrogeologica è stata monitorata con una sonda multiparametrica con un intervallo di 60 minuti. I risultati di oltre 3 anni di tali monitoraggi saranno presentati.

12A

Monitoraggi ambientali ad alta frequenza nelle grotte del Toirano

B. Vigna (DIATI, Politecnico di Torino), V. Balestra (DIATI, Politecnico di Torino)

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Nell'ambito di un progetto nazionale, sono stati installati nelle grotte del Toirano una serie di acquisitori per rilevare ad alta frequenza alcuni parametri ambientali. Le variazioni temporali della temperatura e del CO2 sono state acquisite con un intervallo di soli 10 minuti in diverse zone della cavità. La situazione idrogeologica è stata monitorata con una sonda multiparametrica con un intervallo di 60 minuti. I risultati di oltre 3 anni di tali monitoraggi saranno presentati.

13A

Il nuovo rilievo della Grotta di Borgio Verezzi

B. Vigna (Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi), D. Barberis (Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi), M. Consolandi (Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi)

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In seguito alla situazione idrogeologica della Grotta di Borgio Verezzi con i livelli idrici particolarmente ridotti a causa del periodo di siccità del 2021/2022, è stato possibile accedere ad una serie di rami che generalmente non sono raggiungibili a causa della presenza di un tratto sifonante. E' quindi stato possibile eseguire un rilievo completo di tutta la cavità e della relativa documentazione fotografica.

14A

Utilizzo dell'applicazione Scaniverse e della tecnologia LiDAR portatile di iPhone nel rilievo di condotte artificiali

A. Maifredi (Geologia Verticale Studio Associato), S. Baglietto (G.G. Borgio Verezzi), Francesco Costi (Geologia Verticale Studio Associato), L. Perasso (Delegazione Speleologica Ligure)

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L'attuale tecnologia LiDAR presente su alcuni smartphone permette di effettuare rapidamente rilievi anche di complessi ambienti ipogei. In particolare, l'articolo tratta di una metodologia di rilievo sperimentata e applicata con successo in lunghi segmenti di condotte sotterranee con lo scopo di ottenere sezioni idrauliche.

15A

Scoperta, esplorazione e documentazione della Grotta del Calamaro

B. Vigna (S.C. Tanaro), D. Barberis (S.C. Tanaro), F. Vivalda (S.C. Tanaro), R. Chiesa (G.S. Cycnus, S.C. Tanaro)

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Durante una battuta presso le Arene Candide viene scoperto un piccolo buco chiuso da detrito ma con una relativa circolazione d'aria, presso la cava del Rio Fine. Nell'arco di poche ore viene disostruito scoprendo l'accesso ad un piccolo condotto in pressione da allargare. Nelle settimane successive viene aperto anche questo passaggio raggiungendo un dedalo di piccole gallerie con evidenti morfologie ""a pieno carico"". Segue quindi l'esplorazione della cavità e della relativa documentazione.

16A

Evoluzione e speleogenesi della Grotta di Borgio Verezzi

J. De Waele (Università di Bologna), B. Vigna (Politecnico di Torino)

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Nell'arco di una approfondita campagna di studi sulla Grotta di Borgio Verezzi sono stati realizzati campionamenti e successive datazioni degli speleotemi per comprendere la speleogenesi di questa interessante cavità. I risultati di tali indagini evidenziano come le morfologie di corrosione e gli ampi collassi che la caratterizzano siano legati al miscelamento di acque dolci e salate e alle notevoli variazioni dei livelli idrici durante il quaternario.

17A

L'attività di documentazione e ricerca del G.S. Savonese nell'area carsica di Bardineto e di Bergeggi, negli ultimi 15 anni.

F. Falco (G.S. Savonese), G.M. Grasso (G.S. Savonese), E. Massa (G.S. Savonese), R. Massucco (G.S. Savonese)

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Resoconto sull'attività di documentazione e ricerca effettuata negli ultimi 15 anni dal G.S.Savonese.

18A

Speleologie in movimento

M. Corvi (S.C. Ribaldone)

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Riflessione sulla progressione della conoscenza del mondo ipogeo in Liguria, e in altre regioni d'Italia, attraverso i dati catastali, negli ultimi decenni.

19A

Salsapariglia: nelle profondità del Caprione

G. Montanari (G.S. Lunense), M. Abisso (G.S. Lunense, S.C. Ribaldone), M. Corvi (S.C. Ribaldone), A. Zama (G.S. Lunense)

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Il G.S.Lunense ha esplorato una nuova cavità di 67 metri di profondità nella provincia di Spezia, appena sotto la strada militare che sale sul Monte Rocchetta e che avrebbe dovuto, a fine 800, servire il forte d'altura e la batteria mai nata sulle Pianazze, sul Monte Branzi e sul Monte Vallestrieri.

20A

NASO, il progetto per il tracciamento dell'aria in grotta

A. Vernassa (S.C. Ribaldone), S. Mondinelli (G.S. Martel)

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Il Progetto NASO (Novel Aerial Sensing Observer) è un'iniziativa avviata nel 2020 per tracciare i flussi d'aria nelle grotte usando butano e propano. Il progetto mira a semplificare l'utilizzo della tecnica di tracciamento dell'aria in grotta e a renderla popolare in speleologia. è stato progettato un datalogger open source a cui si possono collegare sensori. è stato applicato un sensore di gas propano/butano che registra la concentrazione di gas in file CSV gestibili con un foglio di calcolo.

21A

Progetto di recupero della ex cava di Borgio Verezzi

F. Saglietto

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Illustrazione da parte del professionista incaricato del progetto di recupero della ex cava di Borgio.

22A

Lungaie Superiore Biodiversità da proteggere

I. Greco (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, G.S. Savonese), L. Perasso (Delegazione Speleologica Ligure), B. Cella (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova), A. Cella (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, Associazione Tutela Pipistrelli), F. Mantovani (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, DISTAV), E. Hobart (Prometheus, Ricercatrice indipendente), S. Ferretti (Prometheus, ARPAL), A. Bisi (Prometheus, Società Entomologica Italiana)

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Ricercando la presenza della "Falena Zombie" è stata scoperta una colonia di chirotteri all'interno dell'area del parco dell'Antola. Ne sono seguite una serie di collaborazioni istituzionali fino ad arrivare ad una conferenza stampa presso la sala della Trasparenza di Regione Liguria.

23A

CarpeNeam 10 anni dopo: cosa è stato, cosa potrebbe essere...

R. Chiesa (G.S. Cycnus, Delegazione Speleologica Ligure), L. Perasso (A.S.G. S. Giorgio Genova, Delegazione Speleologica Ligure)

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ll progetto CarpeNeam ideato per topografare il complesso Pollera/Buio ha ricevuto l'inattesa adesione di decine di speleologi liguri trasformandosi in laboratorio di idee. Oltre 2000 ore/persona in 3 fine settimana hanno prodotto la ritopografia di 7 grotte e l'avvio di ricerche multidisciplinari, la realizzazione di servizi fotografici e, tra i primi in Italia, di filmati 4K e scansioni 3D in luoghi remoti. Un'esperienza inusuale per la speleologia ligure, potenzialmente ripetibile?

24A

L'anguilla negli ambienti carsici liguri e il ritrovamento di individui all'interno della Grotta di Valdemino, Li160

G. Actis Dato (Cesbin Srl), V. Balestra (Politecnico di Torino e Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), M. Capurro (Cesbin Srl), Fabrizio Oneto (Cesbin Srl), D. Ottonello (ARPAL)

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Due osservazioni (11/02/2022 e 05/12/2023, di Davide Barberis) di Anguilla anguilla (Linnaeus, 1758) nel tratto non turistico della Grotta di Valdemino LI160, (Liguria, NW Italy) pongono quesiti sulla fenologia della specie e sui suoi possibili comportamenti troglofili in ambienti carsici affacciati alla linea costiera. In attesa di effettuare campionamenti all'interno della grotta, è stato eseguito un primo campionamento nel T. Bottassano, uno dei rari corpi idrici superficiali dell'area.

25A

L'inquinamento da microplastiche nei sedimenti delle grotte di Borgio Verezzi e Toirano

V. Balestra (Politecnico di Torino, G.S. Piemontese), R. Bellopede (Politecnico di Torino)

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Il problema delle microplastiche (MPs) in ambienti sotterranei è ancora poco studiato. Le MPs possono danneggiare speleotemi e reperti, inquinare le acque, ed essere un pericolo per organismi ed habitat. Per migliorare le attuali conoscenze sull'inquinamento da MPs, sono stati campionati e studiati i sedimenti delle grotte di Borgio Verezzi e Toirano. Le MPs sono state identificate e caratterizzate utilizzando il software automatizzato MUPL, tecniche microscopiche e spettroscopiche.

26A

Indicatori faunistici per la valorizzazione, conservazione e gestione delle grotte turistiche: il caso studio della Grotta di Borgio Verezzi (SV)

V. Balestra (Politecnico di Torino, Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), E. Lana (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), A. Paschetto (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), F. Falco (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca, G.S. Savonese), N. Pastorino (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca, G.S. Savonese), D. Nicoletti (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), G. D. Cella (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca)

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La caratterizzazione faunistica negli ambienti ipogei è fondamentale per comprenderne la biodiversità e incentivare attività di conservazione, essendo spesso popolati da specie altamente adattate e endemiche. Nelle grotte turistiche, questo dato potrebbe inoltre essere utilizzato come indicatore biologico di qualità ambientale, valorizzando le gestioni più sostenibili. In questo lavoro è stata indagata la fauna della Grotta di Borgio Verezzi (SV), grotta turistica di notevole valore scientifico.

27A

Il sistema carsico di Toirano (Liguria): grotte ipogeniche create dalla risalita di CO2 a partire dal Pleistocene inferiore

R. Chiesa (G.S. Cycnus), J. De Waele (Università di Bologna), B. Vigna (Politecnico di Torino)

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Le grotte di Toirano (Liguria) sono state oggetto di studi portando alla formulazione di una nuova ipotesi speleogenetica ipogenica. Datazioni con il metodo 26Al/10Be su quarzo mostrano che le grotte si sono formate negli ultimi 2,5 milioni di anni. Il sistema carsico si è formato lungo fratture per circolazione di acque profonde ricche in CO2, e successiva condensazione/corrosione. Il monitoraggio della CO2 indica ancora significativi apporti di questo gas provenienti dalla falda profonda.

28A

Applicazione della fotogrammetria da video nel rilievo di condotte artificiali

A. Maifredi (Geologia Verticale Studio Associato), F. Costi (Geologia Verticale Studio Associato)

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I software "sfm" (structure from motion) attualmente sul mercato permettono di elaborare anche fotogrammi tratti da video sferici. In particolare, l'articolo tratta di una metodologia di rilievo sperimentata e applicata con successo in lunghi segmenti di condotte sotterranee con lo scopo di ottenere sezioni idrauliche e, soprattutto, limitare al massimo il tempo di permanenza."

29A

Le cavità naturali censite nel Catasto Geositi della Regione Liguria

F. Battini (Regione Liguria), F. Faccini (Università di Genova), A. Ferrando (Università di Genova), L. Perasso (Delegazione Speleologica Ligure)

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La Regione Liguria ha istituito il Catasto dei Geositi con la delibera n. 686 del 2023, ai sensi della l.r. n. 39/2009. Sono stati riconosciuti 97 Geositi, validati da ISPRA ed inseriti nel Catasto Nazionale. Tra questi, 15 geositi sono relativi a morfologie carsiche, superficiali e sotterranee. La ricerca presenta sinteticamente le 8 cavità naturali censite nel catasto, che mostrano non solo un primario interesse geomorfologico e idrogeologico, ma anche paleontologico e archeologico.

30A

Le cavità artificiali nel paesaggio geomorfologico urbano del Complesso ospedaliero e del Polo Universitario di San Martino a Genova

F. Faccini (Università di Genova), A. Ferrando (Università di Genova), S. Saj (Centro Studi Sotterranei Genova)

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Il paesaggio urbano è caratterizzato da forme naturali modificate e da forme antropiche legate alla successione di varie fasi urbanistiche. In questo contesto è frequente la presenza di cavità artificiali, la cui realizzazione è legata a differenti necessità. La ricerca presenta i risultati del primo censimento delle cavità artificiali presenti nel Complesso ospedaliero e nel Polo Universitario di San Martino a Genova, un'area di circa 30 ha che insiste sul bacino idrografico del Rio Noce. Diego Bruzzone (Esperto di radioprotezione), B. Vigna (Politecnico di Torino)

31A

Misure della concentrazione di radon e diossido di carbonio in aria nelle grotte turistiche di Toirano e Borgio Verezzi

D. Bruzzone (Esperto di radioprotezione), B. Vigna (Politecnico di Torino)

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Nelle grotte turistiche di Toirano e Borgio Verezzi si conducono, per finalità differenti, misure integrate di radon e CO2 in continuo in aria. Il confronto delle serie di dati mostra strette correlazioni, con una distribuzione della concentrazione dei gas influenzata dal gradiente di temperatura tra esterno ed ambienti interni, con valori più elevati nel periodo estivo. Si osservano bene anche significative variazioni dei due gas legate alle blande circolazioni dell'aria presenti nelle cavità.

32A

Il Soccorso Speleologico del CNSAS è un patrimonio di tutti, anche tuo! Vieni a conoscerlo

G.M. De Astis (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), A. Maifredi (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico)

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II "Soccorso Speleo" non è un'entità astratta che vive di vita propria, ma è fatto da speleologi e ha bisogno di nuovi speleologi per continuare ad esistere. Il Delegato e il Direttore della Scuola Regionale della XIII Delegazione Liguria presentano brevemente l'attività della Squadra Ligure in Italia (e non solo) e raccontano cosa significa essere soccorritore speleo e perché sia necessario diventarlo. L'incontro è rivolto in particolare agli speleologi in attività e ai più giovani.

33A

Il "ramo fossile": un gruppo di esploratori e archeologi poco noto di fine Ottocento

G. Nervi

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Il lavoro verte su una serie di esplorazioni speleologiche e archeo/paleontologiche poco note o inedite compiute tra la fine dell'800 e i primi anni del '900 nelle grotte e nel territorio del massiccio del Carmo e nel Finalese. Ci si soffermerà sulla rete di relazioni tra Bernardo Mattiauda, Baccio Emanuele Maineri, Nicola Vacca e l'ambiente intellettuale di Savona, e si indagheranno le ragioni (ideologiche e non) della loro contrapposizione al più noto gruppo di Arturo Issel e Nicolò Morelli.

34A

Puliamo l'Andrassa

A. Stagi (G.S. CAI Bolzaneto)

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La grotta dell'Andrassa (Li400) è un inghiottitoio molto conosciuto dalla comunità speleologica ligure, situato nella val Ponci (Noli, SV). La cavità è stata pesantemente antropizzata mediante la posa di tubi metallici e pompe idrauliche utilizzate per l'approvvigionamento idrico di un vicino sito estrattivo. Il progetto si propone di rimuovere i manufatti industriali in disuso presenti, che rappresentano una fonte di degrado in ambiente ipogeo.

35A

Progetto GARBOU (Ground Airflux Research Boolean Operation Uav)

M. Caldana (Associazione speleologica Epanteri)

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Lo scopo di questa ricerca è dimostrare che la raccolta dati tramite l'indagine aerea fotografica visibile e termica del terreno con un drone (UAS) può rilevare un numero molto maggiore di ingressi di un sistema carsico rispetto al tradizionale metodo di ricerca con persone a terra. Lo studio è tutt' ora in corso e in fase di aggiornamento." "Proporremo una metodica ripetibile basata sulla nostra esperienza, facile ed intuitiva anche per i non esperti. Presenteremo i risultati parziali di un anno di ricerche con diverse zone analizzate, in particolare la Val Maremola, il Bardinetese e altre zone carsiche minori in Provincia di Savona, con la scoperta di più di una decina di grotte Nuove . Il progetto è nato da un neonato gruppo speleologico: gli Epanteri. Un gruppo di amici accomunati dalla passione della ricerca speleologica propriamente detta con la stessa visione e con gli stessi obiettivi di esplorare il mondo sotterraneo ancora sconosciuto.

36A

I 50 anni della Delegazione Speleologica Ligure

R. Massucco (G.S. Savonese, Delegazione Speleologica Ligure)

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Sintesi dalla creazione nel 1973 ad oggi dell'attività della Delegazione Speleologica Ligure.

37A

Le grotte marine di Bergeggi

Roberto Chiesa (Gruppo Speleologico Cycnus), Andrea Alliri (Geologi a Spasso), Centro Carabinieri Subacquei di Genova Voltri

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Resoconto delle attività esplorative condotte negli ultimi anni in cavità sommerse e semisommerse dell'Area Marina Protetta “Isola di Bergeggi” e loro caratterizzazione geologica

01B

Marguareis 1951/1952

B. Hof (Les SophiTaupes)

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Storia dell'arrivo degli speleologi francesi in Marguareis, prime esplorazioni da Pian Ambrogi a Piaggia Bella.

02B

Situazione delle esplorazioni in zona "F", Marguareis

E. Massa (G.S. Savonese), J. Lamboglia (Association Sportive du Marguareis et des Prealpes de Grasse)

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Power Point delle esplorazione al Colle dei Signori negli ultimi anni: abisso Fiat Lux, abisso Aldo Giordani e abisso Lou Presepi e Aven de l'Ail

03B

Speleologia e fotografia: due passioni che si intrecciano

Sara Costa (G.S. CAI Bolzaneto)

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Le grotte custodiscono meravigliose concrezioni, iconiche rocce, acque cristalline e diafane forme di vita. Per portare alla luce questi ambienti avvolti dall'oscurità, non esiste strumento migliore della fotografia. Così, circa un anno fa, è nata la squadra fotografica del G.S.del CAI di Bolzaneto. In questo anno la neonata squadra fotografica ha esplorato diverse grotte, superando freddo e fatica, acquisendo esperienza e tecnica, preparandosi così a raggiungere nuovi obiettivi.

04B

La Venere delle Apuane

L. Dadà (G.S. Lunense), M. Corvi (S.C. Ribaldone), M. Abisso (G.S. Lunense, S.C. Ribaldone)

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Nelle bianche Apuane si è svelato un angusto ingresso. Vecchi spit parlano di una precedente esplorazione di cui non si trova traccia. La discesa sta rilevando nuovi orizzonti esplorativi.

05B

Esplorazioni al sistema del Colle dei Signori

R. Lamboglia (Association Sportive du Marguareis et des Prealpes de Grasse)

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Audiovisivo sulle esplorazioni al sistema del Colle dei Signori.

06B

Presentazione del Progetto Undergroung Climate Change (U.C.C.)

T. Bernabei, A. de Vivo, L. Piccini, B. Vigna, L. Paro, C. Greco, R. Bruschi, I. Vaccarelli, F. Sauro, L. Mercalli, L. Parmitano,

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Abstract: Interventi di saluto: Renata Pelosini (Agenzia Italia Meteo), Luca Ferraris (Fondazione CIMA). Il progetto UCC: Undeground Climate Change (T. Bernabei e A. De Vivo); Il clima sotterraneo (L. Piccini); Grotte antichissime, grotte effimere, ghiacciai di grotta: il clima del passato e i cambiamenti del presente (F. Sauro); 20 anni di monitoraggio all’Antro del Corchia, Alpi Apuane (L. Piccini); Fusione dei ghiacciai ipogei e cambiamento climatico (B. Vigna, L. Paro); Il Centro ricerche climatologiche della Grotta di Bossea «Giovanni Badino» (B. Vigna); La prima stazione sotterranea della rete UCC nella Grotta delle Torri di Slivia, Carso triestino (C. Greco, R. Bruschi); Cambiamento climatico ed ecosistemi sotterranei: un'analisi delle conoscenze a livello globale (I. Vaccarelli). Interventi in remoto di: Luca Mercalli e Luca Parmitano (da confermare). Progetto Robot: Vermicino, 44 anni dopo (T. Bernabei); Dispositivo robotico teleoperato per il monitoraggio, la messa in sicurezza e il recupero di persone in pozzi angusti (T. Raparelli, D. Maffiodo - Politecnico di Torino); Interventi di saluto da parte di: Protezione Civile Italiana, CNSAS.

07B

Connettività e trasmissione dati in grotta: il sistema Ermes

Commissione Tecnica Speleologica, CNSAS

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Il CNSAS ha portato internet in grotta per un maggiore supporto sanitario agli infortunati. Che attività svolge la Commissione Tecnica del Soccorso Speleologico e presentazione nel dettaglio del sistema Ermes che permette videochiamate e la trasmissione in tempo reale di parametri sanitari ed immagini diagnostiche.

08B

Liguri in Grigna

M. Corvi (S.C. Ribaldone), A. Roccatagliata (S.C. Ribaldone, G.G. Borgio Verezzi), M. Abisso (G.S. Lunense, S.C. Ribaldone, G.S. Martel)

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La presentazione descrive il modo in cui si è sviluppato il contributo degli speleologi liguri alle esplorazioni in Grigna. Tra liguri autoctoni e lombardi naturalizzati liguri, la collaborazione continuativa nella Grigna dai tramonti senza fine ha giovato ad incrementare la consistenza dei dati catastali del Moncodeno.

09B

Monte Groppo, riscoprire la storia per scrivere il futuro

I. Greco (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, G.S. Savonese), B. Cella (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova), A. Cella (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, Associazione Tutela Pipistrelli), F. Mantovani (Prometheus, Centro Studi Sotterranei Genova, DISTAV), H. de Santis (S.C. Ribaldone)

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Una serie di esplorazioni sul territorio iniziate nel 2022 hanno portato alla scoperta di una serie di cavità e fratture inesplorate all'interno di un contesto storico archeologi e geologico unico. La collaborazione con i proprietari della ""comunaglia"" ha permesso di proseguire le esplorazioni che saranno finalizzate alla valorizzazione del sito.

10B

Labassa. Stairway To Margua. Un nuovo ramo si sviluppa in Direzione Ostinata e Contraria

R. Chiesa

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La ricerca della giunzione tra Labassa e Piaggiabella ha spinto gli speleologi nei luoghi più remoti delle due grotte. Dopo aver partecipato ad alcune incursioni al fondo e a nuove esplorazioni nelle parti intermedie di Labassa son tornato in un buchetto tralasciato, nel 2001, relativamente vicino all'ingresso e, grazie a chi ci ha creduto, abbiamo svelato le forme di Stairway To Margua: una scalinata che risale il ventre del Marguareis verso la sua Punta.

11B

I Leptodirini nelle Alpi occidentali: aggiornamento al 2024 (Coleoptera, Leiodidae, Cholevinae, Leptodirini)

E. Lana (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), P. M. Giachino (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca), V. Balestra (Biologia Sotterranea Piemonte, Gruppo di Ricerca)

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I Leptodirini sono una tribù di coleotteri sotterranei diffusi nell'area nord mediterranea, dall'Iran alla Spagna. Le glaciazioni quaternarie ne hanno influenzato la distribuzione e in Piemonte le specie sono localizzate lungo la linea di massima estensione degli antichi ghiacciai con peculiare valenza biogeografica. A partire dalle prime Bathysciola Jeannel, 1910 descritte della regione, una serie crescente di scoperte e descrizioni di nuovi generi e specie si è susseguita fino allo scorso anno.

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Come leggere e capire le grotte

V. Chiarini (Università di Padova), J. De Waele (Università di Bologna)

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L'attenta osservazione delle forme delle pareti, del soffitto e del pavimento, la descrizione dei sedimenti fisici e chimici, e la comprensione dei molteplici processi che possono portare alla creazione del vuoto ed il suo successivo riempimento, possono portare alla migliore conoscenza delle grotte, di come si formano, e dell'interesse scientifico delle sue concrezioni.

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Antiche grotte smantellate nelle zone alte della Vena del Gesso: un primo censimento

V. Chiarini (Università di Padova), F. Guerra (Università di Bologna), G. Sangiorgi (Università di Bologna), L. Pisani (CIDS/SSI) Jo De Waele (Università di Bologna)

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Nelle zone alte della Vena del Gesso romagnola (Emilia Romagna) si trovano tante concrezioni calcitiche sparse nei boschi. Alcune morfologie e la distribuzione di tali speleotemi indicano la presenza, in passato, di estesi sistemi carsici nei gessi, ora quasi completamente cancellati. Tali "grotte scoperchiate", alcune antiche di almeno 300 mila anni, ricalcano spesso zone in cui ancora oggi insistono sistemi carsici molto importanti.

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Abisso Scarason (Conca delle Carsene, Alpi Liguri, Cuneo): Cambiamenti Climatici e Fusione del Ghiacciaio Sotterraneo

V. Calleris (G.S. Alpi Marittime)

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Il Ghiacciaio Sotterraneo di Scarason fu ritenuto fossile, nevato di neve trasformata. Più recente (Speleologia 80 2019), è la considerazione della sublimazione inversa con deposizione di brina da gelificazione del vapor d'acqua dell'aria satura a contatto con le frigorie della neve di –60. Vengono considerate temperatura, umidità, correnti d'aria, presenza di pollini, struttura del ghiacciaio e sua fusione, con immagini di epoche diverse, base di un Archivio del Cambiamento Climatico.

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Grotta Torri di Slivia: Storia, Ambiente, Agricoltura e Turismo a 140 anni dal primo rilievo

C. Greco (Associazione Grotte Turistiche Italiane, Società Adriatica di Speleologia)

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La Grotta delle Torri di Slivia è un patrimonio geologico nel cuore del Carso. Il 6 gennaio 1885 C. Doria guidò il primo rilievo scientifico della cavità, accompagnandolo con l'elenco della fauna ipogea. Da quel momento la grotta è protagonista di innovativi studi per la valorizzazione e protezione delle aree carsiche. La cavità è inoltre un modello di turismo sostenibile, e fa parte di un sistema agricolo montano dove sono di fondamentale importanza le attività connesse.

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Il fenomeno carsico: nuove possibilità di sviluppo

Silvana Magni (GGS Savona, CARS Altamura)

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Il processo di dissoluzione è controllato da fattori come litologia, porosità, stress, condizioni ambientali e reti di fratture. Tradizionalmente associata a strutture estensionali, la dissoluzione viene qui studiata in relazione alle strutture compressive, in particolare le stiloliti. La ricerca, condotta nelle Alte Murge (Italia meridionale) ed estesa a Verona e Slovenia, combina analisi strutturali, chimiche e petrografiche (XRD, FTIR, SEM) per valutare porosità e permeabilità. I risultati indicano che le stiloliti, oltre a fungere da barriere ai fluidi, possono favorire il trasporto di soluzioni e innescare la dissoluzione, modificando la permeabilità locale. Questo studio, ancora in corso, offre nuove prospettive sulla genesi del carsismo e l’evoluzione degli acquiferi carbonatici.

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